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“Il solo entusiasmo giustificabile è quello che accompagna la volontà intelligente, l’operosità intelligente, la ricchezza inventiva in iniziative concrete” (A. Gramsci)
Lo studio legale, costituito nel 2004 dall’avv. Antonio Cavallo di Paola (Cosenza), ha accolto nel tempo giovani professionisti, avvocati praticanti e dottori in giurisprudenza, la cui età media è sui 34 anni. Essi lavorano con professionalità, impegno e perfetta sinergia, occupandosi del diritto civile in generale e principalmente di controversie in ambito bancario, assicurativo, del recupero crediti e in Responsabilità Sanitaria.
E' garantita l'assistenza sull'intero territorio nazionale, avendo lo studio sede secondaria in Roma e una vasta e consolidata collaborazione in ambito nazionale con professionisti di comprovata esperienza, nonché intensa sinergia e costanti rapporti professionali con storico e prestigioso studio legale di Milano.
Il titolare dello studio è avvocato fiduciario di primarie compagnie di assicurazioni italiane con particolare competenza e vasta esperienza nel settore antifrode ed ha, inoltre, rapporto fiduciario con importante gruppo bancario a livello nazionale, oltre ad una formazione accademica di specializzazione nel settore Bancario/Assicurativo.
Lo studio, pur contando sulla versatilità multiforme degli addetti, è organizzato in tre dipartimenti così suddivisi:
Idonei 5.390 aspiranti avvocati (55%) su 9.703 partecipanti, prove orali entro luglio. Le tracce dell'atto civile, penale e amministrativo e le soluzioni proposte
L’agevolazione per gli immobili dichiarati di interesse storico o artistico, perseguendo l’obiettivo di venire incontro alle maggiori spese di manutenzione e conservazione che i proprietari sono tenuti ad affrontare per preservare le caratteristiche degli immobili vincolati, si applica anche nel caso in cui l’interesse riguardi solo una porzione dell’immobile, in quanto anche in quest’ultima ipotesi gravano a carico del proprietario gli oneri di conservazione. Così ha stabilito la Cassazione civile con l’ordinanza n. 6336/2024.
Non sembra placarsi la battaglia su copyright e intelligenza artificiale tra OpenAI e New York Times. Com’è noto, il 26 febbraio scorso OpenAI, Microsoft e altre entità collegate a OpenAI hanno presentato una richiesta di archiviazione al Tribunale Distrettuale Federale di Manhattan in risposta alla causa legale intentata contro di loro da parte del New York Times per violazione della legge sul diritto d’autore.