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Diritto Civile e della Responsabilità Sanitaria

Dipartimento di Diritto Civile e della Responsabilità Sanitaria

 

 

Il Dipartimento di Diritto civile, coordinato dall’avv. Maria Magro, offre ai Clienti, persone fisiche e giuridiche, alta specializzazione e ad una attività difensiva contraddistinta da preparazione e professionalità, fornendo assistenza in tutte le delicate fasi del processo civile, in ogni stato e grado.

L’area di attività si focalizza, in particolare, in materia di giudizi di risarcimento danni derivanti da:

- responsabilità contrattuale ed extracontrattuale di istituti bancari;

- responsabilità medica e di strutture sanitarie.

 

L’avv. Maria Magro ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza nel 2010, presso l’Unical-Università degli studi della Calabria. 

Diplomatasi presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali - Università di Trento e Verona, nel 2013, ha conseguito l'abilitazione per l'esercizio della professione forense.
Ha frequentato numerosi corsi di aggiornamento professionale, approfondendo le proprie conoscenze in tema di:

- responsabilità di Impresa, codice etico e responsabilità delle persone giuridiche ex D.Lgs. n. 231/01; responsabilità amministrativa delle società e modelli di organizzazione, gestione e controllo;

- gestione della crisi di impresa con particolare riferimento alle nuove opportunità di superamento dopo la riforma fallimentare del 2012;

- arbitrato, mediazione e negoziazione assistita.

Iscritta all’Ordine degli Avvocati di Paola dal 2014, gestisce personalmente le controversie in tema di illegittime segnalazioni presso i Sistemi di rilevazione centralizzata dei rischi (sia di natura pubblica che di natura privata); diritto fallimentare; procedure esecutive.

 

 Alcune nostre recenti sentenze

News

  • Vietati acquisti on-line, di beni velleitari e l’impiego all’estero (D.M. Lavoro e Politiche Sociali 27 dicembre 2023)

  • Non possono esistere apprezzamenti denigratori senza un contenuto oggettivamente offensivo (CNF, sentenza n. 286/2023)

  • Il Tribunale di Prato, con sentenza n. 110 dell’11 febbraio 2024, ha respinto le domande avanzate da una correntista, vittima di phishing, nei confronti della propria banca. Il Tribunale pratese, accertato che la banca aveva adottato un sistema di autenticazione forte a due fattori, ha ritenuto di poter presumere, dai dati indiziari acquisiti nel corso del giudizio, la colpa grave della cliente per non aver custodito le credenziali di accesso al servizio di home banking. È stata altresì riconosciuta la colpa della cliente per non aver tempestivamente comunicato alla banca i fatti accaduti.